Tante sono le città che pretendono di essere città della musica, anche Vienna. Gli Asburgo e la nobiltà austriaca apprezzavano la musica e si circondavano di bravissimi musicisti. All’epoca Vienna era il posto migliore per presentare il proprio talento musicale a un pubblico pretenzioso.
Nel 1728 il compositore veneziano Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741) ebbe occasione d’incontrare l’imperatore Carlo VI in persona a Trieste, che ammirò la musica del Prete Rosso. Gli conferì il titolo di cavaliere, gli attribuì una medaglia d’oro e lo invitò alla corte a Vienna. Negli anni 30 del 1700 le composizioni di Vivaldi non venivano più particolarmente apprezzate a Venezia, in più aveva anche dei problemi con il cardinale arcivescovo. Decise di cambiare vita, lasciare la patria e trasferirsi a Vienna. Poco dopo il suo arrivo, nell’ottobre del 1740, Carlo VI morì e sua figlia Maria Teresa salì al trono dell’impero Asburgico. Tutti i teatri furono chiusi per un anno e il compositore rimase senza protezione imperiale e senza fonti di reddito.
Ammalato e impoverito, Antonio Vivaldi morì il 28 luglio del 1741 in un appartamento dell’edificio che oggi ospita il famoso Hotel Sacher. Sulla facciata dell’albergo vi è una targa in sua memoria.
Questo edificio si trovava proprio di fronte al Kärntnertortheater, dove oggi lì c’è l’Opera dello stato, in cui Vivaldi sperava di poter mettere in scena alcune sue opere. Il compositore fu sepolto nel cimitero Spitaller Gottsacker, il cimitero dei poveri stranieri davanti alla Karlskirche. Di tale cimitero e della sua tomba ora non vi è traccia. Al suo posto si trova l’edificio principale dell’università tecnica (Technische Universität Wien). Sul muro verso la chiesa è posizionata una targa in sua memoria, e in sua memoria sono anche il monumento nel parco di Rooseveltsplatz e la “Vivaldi star” sulla Musikmeile viennese.
In onore al genio artistico di questo grande compositore, si può sentire regolarmente il concerto I quattro stagioni durante l’estate nella Karlskirche. Questa chiesa è uno stupendo capolavoro barocco dall’architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach (1656-1723) e suo figlio Joseph Emanuel (1693-1742).
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